ArboReal. Il giorno del Maggio

Accettura (Basilicata). Il Maggio è la celebrazione di un antico rito arboreo, rito di primavera in cui la natura incontra l’uomo e prende parte alla sua rinascita.  L’uomo celebra la natura attraverso un’unione simbolica, un matrimonio tra gli alberi. Il giorno della Pentecoste due alberi: il cerrco (chiamato Maggio/sposo) e l’agrifoglio (chiamato Cima/sposa saranno trasportati dalla foresta dai buoi e dagli uomini fino alla città.  Il nome tradizionale è il Maggio di San Giuliano e si configura come patrimonio intangibile. Le fasi del rito sono antropologicamente complesse, si sono musica, vino e preghiera. I ruoli, come in un carnevale sono sovvertiti, ognuno cede al proprio silenzio e al proprio rumore, al proprio sacrificio individuale e collettivo, al proprio buio e alla propria luce. Qui il sacro e il profano si alternano in un movimento circolare. Quando l’albero del Maggio e l’albero della Cima sono pronti vengono uniti in un innesto nella piazza della città, sollevati e scalati da abili uomini. Considerata dall'UNESCO una delle "più belle feste mediterranee" tra le "Les fêtes du Soleil", aiuta nelle tensioni tra mondi locali e globali e offre l'opportunità di parlare di rito, tradizione, comunità in epoca contemporanea. (2012 - in corso)

Questo progetto è un estratto della ricerca etno-antropologica: Il culto arboreo del maggio di accettura. Antropologia e narrazioni visuali 


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